Spritz, il cocktail più amato dagli italiani

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Aperol Spritz - #aperitivoamilano.info
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L’Aperol Spritz, conosciuto da tutti solo come “Spritz” è composto da Aperol, Prosecco e soda/seltz ed è uno dei cocktail più freschi e senza dubbio il più amato in Italia.

Nonostante sia molto apprezzato in Italia, nella classifica “The World’s Best-Selling Classic Cocktails 2018” l’elenco dei cocktail più venduti in giro per il mondo (nel 2017) è solo undicesimo nel mondo. È dal 2011 è un cocktail ufficiale della IBA, con il nome di “Spritz veneziano“.

Il Cocktail dell’estate 2018 a New York? E’ lo Spritz Aperol e lo scrive il New York Times che lo proclama bevanda dell’estate 2018. LEGGI

STORIA:
Un pò di storia dobbiamo raccontarvela giusto per farvi capire perchè si chiama Spritz.
Le origini di questo cocktail sono ignote ma sembra che appaia durante il periodo sotto la dominazione austriaca nel Regno Lombardo-Veneto (tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800).
E’ grazie ai soldati austriaci che aggiungendo del seltz al vino Veneto, ritenuto da loro troppo forte (abituati ad un consumo di birra con un grado alcolico minore a fronte di un elevata gradazione alcolica dei vini veneti) per diluirlo nasce il nome spritz che deriva infatti dal verbo tedesco “spritzen” che significa appunto spruzzare, gesto appunto di allungare il vino con l’acqua frizzante.

Come cocktail nasce presumibilmente negli anni venti del Novecento a Venezia, quando si pensò di “macchiare” lo spritz al bitter. L’Aperol infatti fù presentato alla Fiera di Padova nel 1919 o molto usato in Veneto il Select, bitter prodotto dai fratelli Pilla.

INGREDIENTI
Aperol 6 cl
Vino bianco Prosecco (frizzante) 6 cl
Soda / Seltz o acqua frizzante 6 cl
6 cubetti di ghiaccio
1 fetta di arancia

In mancanza di Aperol, possiamo sostituirlo con Campari, Select, il China Martini o Cynar (liquore di carciofo).

CURIOSITA
6 Cl sarebbero il famoso 1/3 😉
Un bicchiere da vino con stelo è secondo Campari (creatore dell’Aperol) l’ideale per la preparazione dell’Aperol Spritz. Secondo Iba (L’International Bartenders Association è un’organizzazione di barman riconosciuta a livello mondiale) il bicchiere ideale è l’old fashioned.

Attenzione a chiederlo in Alto Adige e a Trieste perchè con “spritz” ci si riferisce ancora alla maniera originale austriaca, ossia con vino bianco e acqua frizzante, mentre la ricetta attuale con l’aggiunta di un bitter viene chiamata “veneziano”.

Altra variante è il “Pirlo”, detto anche Pirlo bresciano dalla parola bresciana “pirlare (cadere e rialzarsi) un cocktail simile allo spritz, da cui si differenzia per l’uso di vino bianco fermo in luogo di quello frizzante. La leggenda narra che nei primi anni del 900 le osterie bresciane servissero del vino bianco miscelato con del vermut ai loro clienti. Forse il primo vero Spritz? A noi italiani piace pensarla così  😉

ISTRUZIONI
Preparatelo direttamente nel calice da vino contenente del ghiaccio e versando in sequenza prima il Prosecco o vino frizzante in base alla disponibilità, uno splash di soda e infine il bitter. Guarnite con uno spicchio d’arancia e frutta fresca di stagione.

“NON SERVE VERSARE UN QUALSIASI VINO BIANCO FRIZZANTE, SPERANDO CHE INSIEME AD APEROL E SELTZ NON SI SENTA. SERVE PROSECCO. IL PROSECCO È INDISCUTIBILMENTE LA BASE DELLO SPRITZ ED È FONDAMENTALE SE SI VUOLE RAGGIUNGERE L’ESTASI MENTRE LO SI BEVE.
(ROBERTO PASINI, GUIDA ALLO SPRITZ)”

 

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